Questo progetto nasce dall’esigenza di inserire nelle mappe delle città di Parigi ed Istanbul (2015-16) il senso di terrore e la psicosi che hanno dominato questi mesi.
Voleva essere un aggiornamento razionale e legittimo, fatto con distacco quasi letterale, ma non è stato così e le vicende ci hanno portato a fare altre riflessioni rivedendo i punti di vista e capendo che purtroppo tutto il mondo non è sicuro, non solo le città colpite dagli attentati.
Quindi se pur con qualche dubbio e timore siamo andati avanti nella realizzazione dell’opera, ma le vicende di questi mesi ci hanno fatto ripensare al messaggio, alle cause, al perchè e soprattutto a chi?
Non abbiamo un’idea chiara ancora, sappiamo solo che in questo mondo disseminato di armi, le persone sono diventate deboli e manipolabili, e questo rende tutto più FRAGILE.
FRAGILE
di Giuliano Serafini
Fragile è tutto ciò che richiede particolare attenzione a essere manipolato, se non se ne vuole distruggere la bellezza, la rarità, la funzione, l’utilità. In altre parole, se si vuole evitare la sua scomparsa.
Dall’evento esperito o vissuto socialmente, De Gara risale alla sua mistificazione , alla sua riduzione a parabola, ad una sorta di messinscena trasversale che come risultato, sempre, dimostra un alto grado di consequenzialità, un rigore giansenistico che al di là messaggio, diventa stile.
Se l’antidoto del veleno è composto dallo stesso veleno contro cui ci si vuole immunizzare, De Gara esegue un gesto pseudo emulativo – si arma e spara, né più né meno che un foreign fighter – solo che l’obiettivo, il nemico da eliminare per salvaguardare la sopravvivenza collettiva è un bersaglio metonimico – come dire una sostituzione tra contenuto e contenitore – là dove i luoghi internazionali degli eccidi sono per procura sostituiti dalle guide relative, diventate involontari capri espiatorii.